Accanto anche gli studenti del Liceo Scientifico De Giorgi di Lecce hanno partecipato alla conferenza stampa del FAI, Fondo Ambiente Italiano, grazie al quale si possono vedere tutte le meraviglie architettoniche e monumentali spesso non visitabili nelle città della penisola.
Presenti alla conferenza vi erano il giornalista Marcello Favale, Adriana Greco Bozzi Colonna, referente del FAI, l’arcivescovo Michele Seccia, l’assessore alla Cultura del Comune di Lecce Fabiana Cicirillo e il sindaco della città Carlo Salvemini. All’inizio della conferenza seduti sulle sedie non vi erano loro ma dei piccoli studenti della Scuola Primaria Livio Tempesta che hanno dato una piccola anticipazione di quella che sarà la loro spiegazione del culto dei leccesi presso il Santuario di Sant’Oronzo fuori le mura.

Cedute le sedie ai rappresentanti di questa conferenza, inizia a parlare la rappresentante del FAI che ha descritto il programma che si terrà nei giorni sabato 12 e domenica 13 ottobre nella nostra città.

Sabato 12 ottobre sarà aperta l’Abbazia di Cerrate, la Chiesa di San Nicolò e Cataldo e il monastero degli Olivetani dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00.

Domenica 13 ottobre il percorso sarà composto dalla visita di 9 cone ovvero nove cappelle che porteranno fuori le mura, nella chiesa di Sant’Oronzo davanti alla quale ci saranno i bambini che canteranno, mentre nel pomeriggio le persone sono invitate a visitare il Museo Ebraico.

Nel corso della Conferenza Stampa la responsabile della Delegazione FAI di Lecce ha annunciato di voler inserire nel 2020 con la collaborazione dell’Amministrazione di Lecce un nuovo progetto “FAI, Ponte tra culture, una serie di corsi sui monumenti del Salento per gli stranieri tanto da essere testimonial delle bellezze artistiche locali presso i propri connazionali ed entrare in quella che è oggi la grande famiglia dei volontari FAI. Come guide in quel che è oggi ex complesso monastico degli Olivetani ci saranno universitari dei beni culturali e i ragazzi del nostro Liceo. Nel museo ebraico invece ci saranno i ragazzi del liceo classico Giuseppe Palmieri accompagnati da altri universitari.

Per il sindaco Salvemini il FAI rappresenta una forma di cittadinanza attiva, perchè valorizza la memoria, trasmette ai giovani l’importanza di vedere bene ciò che abbiamo nella nostra città; è anche una sorta di arricchimento per i turisti ma soprattutto rende i leccesi molto più consapevoli del valore della loro casa. Bisogna recuperare le tradizioni!

L’Arcivescovo di Lecce ha fatto riferimento al ricco patrimonio ecclesiastico. I nostri antenati – ha detto Mons. Seccia – ci hanno voluto lasciare questi monumenti e noi tutti abbiamo il dovere, la responsabilità della manutenzione di quelli che sono i “nostri” monumenti.