Carlotta Sabino e Davide Signore –

Recentemente nei cinema italiani è stato proiettato Il ragazzo e l’airone, un film d’animazione giapponese che ha raggiunto un grande successo nei cinema di tutto il mondo e che ha vinto l’Oscar nel 2024. Ma chi è il suo regista? E perché è diventato così famoso nel corso della sua carriera?

Il 5 gennaio 1941 nasce a Tokyo Hayao Miyazaki, diventato uno dei pilastri dell’animazione mondiale, nonché grande fan di Bugs Bunny. Secondo alcuni critici, grazie a lui e ad altri suoi colleghi è stato sconfitto lo stereotipo per cui l’anime giapponese è un’arte cinematografica di scarsissimo valore.

Il suo primo lungometraggio risale al 1979 (Lupin III – Il castello di Cagliostro), ma solo nel 1985 fonderà lo Studio Ghibli insieme all’amico Isao Takahata.

È molto apprezzato anche per la sua produzione fumettistica: la sua opera più importante in questo campo è il manga Nausicaä della Valle del vento (dal quale è tratto l’omonimo film, diretto dallo stesso Miyazaki).

In America Nausicaa è stato ridotto di circa 30 minuti, e ad alcuni film erano stati cambiati i nomi dei personaggi e diluiti i temi trattati, cosa che ha infastidito particolarmente Miyazaki, il quale ha rifiutato di dare i diritti a chi non era d’accordo nel seguire una traduzione rigorosa delle battute giapponesi.

Una delle opere più famose di Miyazaki è senza dubbio Porco rosso, un lungometraggio del 1992 ambientato nel Mar Adriatico, tra Dalmazia e Italia. Il protagonista, Marco Pagot, è un pilota di un idrovolante rosso che si guadagna da vivere con le taglie dei pirati; il suo volto è simile a quello di un maiale, poiché rimasto sfigurato a seguito di una missione durante la prima guerra mondiale, in cui sono morti tutti i suoi compagni. Marco è il simbolo del pensiero di Miyazaki, riassumibile nella frase tipica del film: “Piuttosto che diventare un fascista meglio essere un maiale”.