di Diletta Bongiorno –

Morte a corso Francia è un docu-film sulla storia dell’ultima notte di Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, due sedicenni rimaste vittime della strada. 

Gaia e Camilla, sono due ragazze, che vivono delle vite normali, frequentano la scuola, escono con i loro amici e vivono di sogni e passioni. Proprio durante un sabato sera le due ragazze stavano per tornare a casa dopo un’uscita con gli amici, quando alle 00:29 del 21 Gennaio 2019, mentre attraversavano la strada sulle strisce pedonali mano nella mano vennero investite da un auto a tutta velocità. L’auto si scoprì poi essere guidata da Pietro Genovese, figlio di Paolo Genovese, famoso regista romano. Durante le indagini si scoprirà che il Genovese era ubriaco e sotto effetto di sostanze stupefacenti al momento dell’incidente. Per questo verrà condannato a 13 anni di reclusione, la più alta pena per omicidio stradale. 

Il docu-film è pieno di testimonianze e interviste dei genitori e degli amici delle due ragazze, che raccontano quanto sia stata dura accettare la morte di Gaia e Camilla, che hanno perso la loro vita in una frazione di secondo lasciandola lí a corso Francia

I genitori delle due ragazze hanno voluto la creazione di questo docu-film, perché volevano che la loro storia non venisse dimenticata. Oltre al docu-film, gli amici di Gaia e Camilla hanno anche dipinto un murales nei pressi del luogo dove è avvenuto l’incidente, dove sono rappresentate le due ragazze mano nella mano, accompagnato dalla frase “mano nella mano anche in cielo”. La madre di Camilla ha anche acquistato un pezzo di terra di fronte al murales, dove ha creato un piccolo giardinetto con un ulivo e delle rose, di cui si prende cura quasi ogni giorno.

Non dimentichiamoci della storia di Gaia e Camilla che sono due dei tanti ragazzi che rimangono vittime di incidenti stradali per colpa di coloro che non rispettano le norme di sicurezza, e che si mettono alla guida sotto effetto di alcolici o di sostanze stupefacenti.