Quanto tempo hai trascorso su questo schermo da stamattina fino ad ora? Quanto ne hai perso su Instagram, Facebook scorrendo con il pollice verso l’alto mentre al contrario l’andamento dell’autocontrollo nei confronti di questi strumenti corre tendenzialmente verso il basso? E quanto tempo ancora perderai? Discorso tenuto da Chamath Palihapitiya (ex manager di Facebook) alla Stanford University.

“L’intera società non è più allenata ad essere paziente. Il business che ruota attorno a Internet sfrutta la psicologia umana, si tratta di pensare al modo più veloce di manipolare le persone. Facebook ha raggiunto eccellentemente il risultato come anche Instagram, WhatsApp e Twitter.  Mi sento tremendamente in colpa. Penso che, in fondo, tutti sapessimo che qualcosa di terribile potesse accadere. […] Gli strumenti che abbiamo creato stanno erodendo le basi del funzionamento della società: viviamo in un mondo dove è facile confondere verità e popolarità. Si possono spendere soldi per dare voce a qualsiasi idea, inducendo altre persone (spesso inconsciamente) ad assumerla come propria dato che ciò che è popolare viene dato per vero al contrario di ciò che è meno risaputo e che potrebbe essere ugualmente vero. La domanda è, come possiamo vivere in un mondo dove ciò è possibile? Sappiamo per certo che ognuno di questi sistemi sfrutta le naturali tendenze dell’essere umano a ricevere e desiderare un feedback che chimicamente parlando è il rilascio di dopamina nel cervello: questi meccanismi esistono dappertutto, da videogiochi quali Call of Duty ai social network, e ti inducono a reagire. Dio solo sa cosa ciò sta causando al cervello dei nostri bambini.  L’obiettivo di ogni social network è sottrarre quanto più tempo possibile agli utenti inducendoli a rimanere online grazie al rilascio ad intervalli costanti di dopamina causato da likes, commenti o nuovi post. Si tratta letteralmente un ciclo di validazione sociale.  Essendo voi i futuri leader del mondo, vi incoraggio a rendervi conto di quanto questo sia importante: se nutrite la bestia, vi distruggerà ma siete ancora in tempo per controllarla. I cicli con rilascio di dopamina che abbiamo creato stanno distruggendo le basi della società. Le false notizie e le false verità non sono un problema americano, non si tratta della pubblicità dei russi, è un problema globale. Siamo in cattive acque, si stanno corrodendo le fondamenta del comportamento delle persone e non ho una soluzione da darvi. Personalmente non uso questi strumenti, non l’ho fatto per anni. Ciò ha creato tensione tra me e i miei amici, se guardate il mio profilo Facebook ci sono meno di dieci post negli ultimi sette anni. Che lo sappiate o meno, che lo vogliate o meno, questi strumenti su cui spendete ore ogni giorno stanno letteralmente programmando il vostro cervello e il vostro modo di pensare! C’è una ragione per la quale Steve Jobs era un “anti-social network”. A lungo termine ciò provoca un distaccamento dal mondo in cui vivete. “Intervista di Denzel Washington a Cbn News.  “Spegni quel telefono, questo è ciò che direi. è difficile per le giovani generazioni perché ne sono dipendenti. Se pensi di non esserne dipendente, spegnilo per una settimana. E’ uno strumento, e come tale dovremmo usarlo. […] Ognuno di noi prova un piacere naturale nell’essere ammirato e i social network amplificano a dismisura questo fenomeno. Prima si trattava della persona di fronte a noi, ora dei milioni di persone che non conosciamo. E’ opportuno chiederci quali sono gli effetti a lungo termine di questi fenomeni. ”Sono convinto che saltuariamente sia importante fermarsi e riflettere, rimettere in discussione tutto, affrontare questioni scomode senza certezze a priori. E tu, sei sicuro di non esser già stato programmato? traduzione e adattamento delle interviste a cura di Michelangelo Prisciano