di Davide Signore –
Finalmente ,dopo tanti anni, l’uomo è riuscito a realizzare qualcosa che finora è stata possibile solo nei libri e nei film di fantascienza. L’azienda di Elon Musk, Neuralink, ha innestato il primo microchip in un cervello umano. Lo stesso amministratore, fiero dei risultati del test, scrisse in un post su x.com: «Il primo uomo ha ricevuto un impianto da Neuralink ieri (domenica 28 gennaio 2024) e si sta riprendendo bene. I risultati iniziali mostrano un promettente rilevamento di picchi neuronali».
Un impianto con 64 fili, 1024 elettrodi e una batteria wireless. Il primo prodotto di Neuralink è stato chiamato Telepathy, esso è in grado di far controllare al suo possessore qualsiasi dispositivo elettronico solamente pensando. Oltre alla costruzione del chip, un altro problema è quello di impiantarlo e collegarlo a un cervello umano, operazione chirurgica fattibile solo da un robot con ottiche ultrasensibili e un ago più sottile di un capello.
Secondo ciò che ci ha detto il suo creatore, i primi ad usare Telepathy saranno coloro che hanno perso l’utilizzo dei propri arti. Il suo obiettivo sarebbe quello di far comunicare queste persone più velocemente di chi usa i propri pollici per scrivere.
Tuttavia Neuralink non è l’unica che sta lavorando a questa ricerca. Nel settembre del 2023 anche l’azienda Olandese Onward aveva testato un impianto cerebrale in modo da far riacquistare una parziale mobilità ad un paziente tetraplegico. Inoltre nel 2019 i ricercatori dell’istituto Clinatec di Grenoble presentarono un impianto collegato a un esoscheletro installato sul paziente.