Al di là delle polemiche, delle scaramucce tra avversari e della bulimia di parole, discorsi, proclami spesi nelle ultime caldissime settimane di campagna elettorale, domenica prossima l’Italia va incontro a un passaggio importante per il suo futuro.

Le elezioni. Il voto, in ogni sua forma, è un momento di festa per la democrazia; un appuntamento a cui ogni italiano non deve mancare, un dovere civico che deve inorgoglire e che deve essere svolto con responsabilità. Come già il presidente Mattarella ha annunciato nel messaggio di fine anno, è bene che tutti si rechino alle urne: qualcuno lo farà per la prima volta. I classe ‘99, per la precisione. La mia “classe”, cui io appartengo e che sono certo non diserterà un dovere civico fondamentale per la nostra civiltà. Per una serie di ragioni, pratiche, oltre che di principio che pure non sono meno importanti. Perchè astenersi è come scrollarsi di dosso una responsabilità che non ci si vuole assumere. Allo stesso modo, arroccarsi dietro ai soliti luoghi comuni che “tanto non cambierà mai niente” è l’atteggiamento di chi, sotto sotto, trae benefici dallo status quo. Anche in periodi di vacche magre, di crisi economica, di insoddisfazione, rabbia, odio, frustrazione (e potrei continuare ancora per descrivere il clima elettrico in Italia degli ultimi tempi) non dobbiamo mai dimenticare i nostri valori di rispetto, fiducia nelle istituzioni e partecipazione popolare. Con una mano alla testa e una sullo stomaco, dobbiamo sempre ricordare di votare con il cervello e non con la pancia, che tanto in qualche modo quella la riempiremo sempre. Per un voto responsabile è necessario informarsi, da più fonti certe. Operazione fondamentale per vagliare vari punti di vista: mai fidarsi di un solo blog, altrimenti avremo una visione monolitica del problema, buona solo a ricalcare le nostre convinzioni. Saper leggere i programmi e snocciolare le proposte che riteniamo positive da quelle che puntano al consenso, è un altro passaggio importante. Infine è necessario ritirarci in noi stessi (Dio benedica il silenzio elettorale), riflettere con la propria testa ed esprimere con serenità e senza rancore il nostro voto. Mai come domenica prossima, svolgere il proprio dovere sarà così piacevole. Qualunque sia la scelta, buon voto a tutti!