Múm, Yesterday was dramatic – Today is OK
Una delle perle più nascoste e belle della musica elettronica è un genere nato agli inizi del Terzo Millennio da un manipolo di artisti pazzoidi: la folktronica. L’intento di questo genere è quello di mescere la musica folk con l’elettronica. In realtà, questi artisti hanno creato una serie di album così diversi tra di loro, che è difficile capire cosa li accomuni davvero: forse solo un vago modo di fare musica.
In quest’atmosfera incredibilmente creativa, come un fulmine a ciel sereno, spunta fuori una band islandese che fa subito parlare di sé nel mondo della musica elettronica, i Múm. Il loro album di debutto si chiama Yesterday was dramatic – Today is OK: è il 2000. Un disco che è come un nido, una culla che ci riporta alla nostra infanzia. Dieci meravigliose composizioni, di cui solo una non è strumentale, che ci conducono mano nella mano nel mondo ovattato dei Múm. I caldi beat elettronici si mescolano a sintetizzatori, violini, chitarre, voci, rumori, carillon e una miriade di strumenti imprecisati.
Il disco si apre con tre tracce indimenticabili. Si inizia con il crescendo sognante di I’m 9 Today, con i suoi beat sghembi. Si continua con i suoni campionati della folle Smell Memory (una vera e propria sinfonia) e si arriva ai cori di There Is a Number of Small Things, forse il pezzo più dolce del disco. Proprio nel mezzo dell’album ci sono due meravigliose composizioni nate dal suono campionato di una locomotiva, un climax che ricorda davvero la sensazione di essere sul tetto di un treno a folle velocità. Il disco si chiude poi con le intimiste Sunday Night Just Keep On Rolling e Slow Bycicle.
Yesterday was dramatic – Today is OK è un lavoro da ascoltare quando ne abbiamo bisogno, per fare ritorno a casa, almeno per un po’. Una lezione su quello che la musica elettronica può fare, quando è davvero ispirata. La sensazione che lascia un sogno che ci sfugge tra le dita, mentre ci ripensiamo facendo colazione. Dieci tracce indimenticabili che questa band non è mai più riuscita ad eguagliare. Ma va bene anche così.