diGiovanni De Marianie Gioele Benvenuto (foto Eugenio Conte)

Un buon Lecce riesce a vincere lo scontro diretto per la salvezza contro lo SPAL. Terza vittoria di fila dei salentini che superono la Sampdoria e mantengono invariato il distacco dal Genoa terzultima. Mattatore del match capitan Mancosu, autore di un goal e un assist.

Un primo tempo poco brillante del Lecce soprattutto se messo a confronto a quello delle ultime due partite. Le due squadre si sono sostanzialmente annullate ed è un episodio che sblocca il match. Parte bene la SPAL che nei primi 20′ pressa alta i giallorossi, mettendoli in difficoltà in fase di impostazione, non creando però particolari pericoli. I ferraresi prendono alla sprovvista i giallorossi che non si aspettavano tanta aggressività da parte della squadra di mister Di Biagio. Dopo essersi assestati e aver trovato le giuste distanze il Lecce riesce a reagire. I salentini però sono costretti a sostituire al 34′ Falco a causa di un problema muscolare e al suo posto entra Shakhov. Al 42′ l’episodio decisivo, un contropiede perfetto che manda Majer davanti al portiere e fermato da un intervento scomposto di Bonifazi,procura il rigore per i giallorossi. Con un un’esecuzione perfetta Mancosu buca la porta di Berisha e porta in vantaggio i salentini. 

Nel secondo tempo la SPAL trova subito il gol del pari: al 48’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, è Petagna a saltare più in alto di tutti trovando la rete dell’1-1. Il Lecce prova a reagire e al 60’ è Barak ad andare vicinissimo al gol del vantaggio; al 66’ i salentini trovano il gol del 2-1: capitan Mancosu serve Majer che in area di rigore batte Berisha con un preciso diagonale sul secondo palo regalandosi la prima gioia in Serie A; al 78’ Castro si divora da posizione ravvicinata il gol del pari.il Lecce soffre, stringe i denti e dopo 3 minuti di recupero ottiene una vittoria importantissima in chiave salvezza, la terza di fila, eguagliando il record ancora imbattuto di Delio Rossi del 2004.

Sono punti pesanti che confermano il duro lavoro e il  sacrificio di una squadra che continua a stupire, regalando grandi gioie e sapendo soffrire nei momenti più difficili.