di Clementina Salamina

Suona la sveglia. Le 5 del mattino? Ho sbagliato ad impostarla? Lancio un’occhiata al calendario: sabato 15 febbraio. Ah no, giusto, le Olimpiadi di debate sono oggi… Sto per uscire di casa quando realizzo di non aver indossato la polo della mia scuola: il logo del De Giorgi spicca sul tessuto blu scuro.

Afferro lo zaino con il prezioso materiale sul quale si baseranno le nostre – si spera – forti argomentazioni, preparato in lunghi pomeriggi passati ad analizzare ogni possibile risvolto del nostro discorso, e via verso il Foro Boario.

Con la vista ancora appannata dal sonno, salgo nel buio insieme ai miei compagni di squadra sul pullman che ci porterà a Santeramo, vicino Bari, per sfidare le altre scuole della Puglia. Dopo un lungo pellegrinaggio per i diversi istituti del paesino, approdiamo finalmente nella sede dell’IISS Pietro Sette.

Cosa? Siamo 23 squadre? E quando finiremo? Iniziamo, sebbene non immediatamente per colpa dei soliti ritardatari.

Rullo di tamburi… ecco il primo topic di cui dovremo difendere la posizione contraria: “Si dovrebbe vietare ai professori di interagire con gli alunni sui social network”. Un’ora di tempo, un dizionario (niente Internet o materiale esterno) e molta improvvisazione: tra una difesa accorata della rapidità ed efficienza dei social e una confutazione del possibile sovvertimento della gerarchia che potrebbe derivare dal loro uso, il primo dibattito è passato.

Ma eccoci al momento della verità. Ora dovremo difendere la posizione pro o contro del topic sul quale abbiamo lavorato per giorni: “Le democrazie liberali occidentali hanno il dovere di intervenire militarmente nei conflitti in cui si verificano violazioni dei diritti umani su larga scala?”. Ad estrazione, ci tocca il pro. Bene, ma non benissimo. Grazie all’illustrazione di principi quali lo ius ad bellum e lo ius in bello (visto che, in fin dei conti, dopo quattro anni abbiamo imparato anche il latino?), vinciamo anche il secondo dibattito. Le lunghe giornate di ricerca e documentazione hanno dato i loro frutti.

Pausa pranzo: finalmente si mangia! Abbiamo scoperto che dibattere mette anche appetito.

Eccoci infine all’ultimo dibattito, da preparare sul momento come il primo: “La libertà di espressione deve tener conto del contesto sociale e quindi essere prudente“.

Come? Dobbiamo difendere la posizione opposta? Ecco un esempio di quando dibattendo dobbiamo andare contro le nostre stesse convinzioni. Non resta che calarci nel personaggio e – chi può dirlo – magari anche cambiare opinione in seguito. Ah no, resto sulla mia posizione. Ma probabilmente abbiamo finto bene, perché è arrivata un’altra vittoria.

Riunione in Aula Magna: è il momento di svelare quali squadre sono approdate alla seconda selezione. C. De Giorgi è tra i nomi delle 12 squadre passate: arrivederci a lunedì per la prossima fase!

Risuona la sveglia. Le 5 del mattino. 17 febbraio. Ormai è routine, non sento quasi la fatica. Foro Boario, pullman, IISS Pietro Sette, annuncio della mozione del giorno da preparare sul momento: “Oggi per gli studenti è più importante acquisire competenze sociali che disciplinari”. Posizione contraria, scegliamo di sostenere una via di mezzo: competenze sociali e disciplinari dovrebbero avere la stessa valenza.

Un po’ di cioccolata per la giusta carica (nella prima fase ci ha portato fortuna) e subito si discute lo stesso topic del secondo dibattito di sabato, questa volta difendendo la posizione Contro. E’ certamente più coinvolgente parlare in nome della pace e della diplomazia, sulla scia di Einstein: La guerra non si può umanizzare, si può solo abolire.

Alea iacta est, il dado è tratto. Classifica finale: siamo sesti su 23 squadre, primi tra le scuole della provincia di Lecce. Non male per quattro esordienti!

Stravolti ma felici, ci rimettiamo in viaggio. Pullman, Foro Boario, casa dolce casa, letto.
Sperando di non aver lasciato la sveglia impostata per le 5 del mattino.

Squadra composta da: Enrica Greco (classificata tra i primi 10 debaters), Marianna Montinaro, Clementina Salamina, Samuele Spedicato.
Docenti tutor: Maria Bruna Bello, Luisa Cerundolo, Rosa Magarelli, Gaetano Cascavilla, Massimo Manco.

Il Debate in tv a Presadiretta (Rai3)

https://www.raiplay.it/video/2020/02/presa-diretta—cambiamo-la-scuola-09d3128b-f14a-4a42-834e-7a0c0bcbcafe.html