di Federica Miglietta

Dopo l’annuncio in diretta instagram di un nuovo singolo, la rivelazione della data di pubblicazione e della copertina, finalmente il 12 novembre 2020 è stato reso pubblico il nuovo brano di Billie Eilish Therefore I Am

Il tema trattato è senza dubbio attuale e di impatto, un grido contro tutti coloro che, mediante insulti e minacce, pretendono di poter puntare il dito contro di lei senza conoscerla, giudicando la cantante per il suo aspetto. 

Il testo recita ossessivamente Penso dunque sono, come il cogito ergo sum cartesiano, smascherando così la scusa utilizzata dai cyber-bulli per giustificarsi, come se la libertà di parola desse loro il permesso di violare l’altro. Il fenomeno descritto è quello del cyber-shaming, un nemico che può colpire chiunque, non solo le popstar americane, e che si materializza attraverso insulti o addirittura attraverso la circolazione di immagini illecite online. Non a caso il videoclip in cui lei entra in un supermercato e divora alimenti calorici come gesto di protesta contro chi le impone una forma perfetta, viene girato con un iphone, proprio per indicare la vicinanza a tutti gli adolescenti di oggi.

Tra le testimoni di questo tipo di eventi sono presenti varie studentesse del Liceo De Giorgi, che si sono impegnate a lottare contro il cyber-shaming

Tra di loro c’è Eleonora Montinaro, alunna della classe quinta I che ci parlerà della sua esperienza. 

In cosa consiste esattamente il cyber-shaming
Il cyber-shaming è il fenomeno che porta all’umiliazione pubblica online attraverso la circolazione illecita di immagini di ragazze, anche minorenni, spesso accompagnate da derisione e offese. 

Qual è stata la tua esperienza? 
Io sono stata vittima di cyber shaming, alcune delle mie foto sono state pubblicate su un canale telegram pubblico, seguite da commenti inopportuni e riprovevoli

Come ti sei comportata nei confronti di coloro che lo hanno compiuto? 
Il mio scopo sin dal primo momento è stato capire chi ci fosse dietro, capire cosa avesse portato queste persone ad avere atteggiamenti del genere anche nei confronti di ragazzine di 12-13 anni.

Cosa ti ha spinta a lottare contro questo fenomeno? 
In primis ho lottato per tutte quelle ragazze che non hanno avuto la forza di contrastare un episodio del genere. Alcune di loro, sentitesi violate della loro privacy ed offese, hanno persino avuto problemi a continuare a vivere la loro quotidianità.

Chi ti ha aiutata? Gli enti locali hanno dato il loro supporto? 
Ad aiutare sono stati due miei amici, che sin da subito hanno contattato la polizia postale e i carabinieri in modo da permettere a tutte le vittime di sporgere denuncia nei confronti di chi si trovava dietro questo gruppo.

Quale pensi sia il metodo migliore per combattere tutto ciò? 
Il mezzo migliore credo sia la denuncia, che permette a chi di competenza di attivarsi e poter punire chi merita

Secondo te, cosa può spingere qualcuno a compiere cyber-shaming? Penso che dietro il cyber-shaming ci sia una persona che vive di insicurezze e prova a sfogarsi su chi ritiene debole, nel mio caso noi ragazze. 

Cosa diresti a chi ne è vittima? 
Direi che in momenti come questi non bisogna abbattersi, ma camminare a testa alta. Non dobbiamo dare modo a nessuno di giudicare chi siamo. Nessuno deve sentirsi autorizzato a demolirci in alcun modo.