di Mariasofia De Luca

E’ bene, in effetti, andare alla ricerca di particolari usanze del meraviglioso e fragile pianeta terra; poichè, nonostante il periodo difficile, ci si deve ricordare che è ancora possibile viaggiare con la mente e con internet… E perchè no, confrontare la propria cultura con un’altra.

Il Paese del Sol Levante: ricco di antiche tradizioni e alquanto insolite per gli occidentali ed è proprio da questo paese che cominciamo il nostro giro del mondo.

Tra le numerose ricorrenze del Giappone, è d’obbligo conoscere la festa delle stelle innamorate, o meglio, in giapponese: Tanabata.

Per di più la festa è celebrata il settimo giorno del settimo mese. Dunque il 7 luglio si usa scrivere i propri desideri su delle striscioline di carta (tanzaku) e appenderle ai bambù, con la speranza che si realizzino, proprio come i pronostici per l’anno nuovo o i desideri espressi soffiando le candeline…
Per ben tre giorni, la città è addobbata come non mai e ad aprire la festività c’è un attesissimo spettacolo pirotecnico.

In realtà il Tanabata ha origini cinesi, ed era festeggiata soprattutto nella corte imperiale; il nome della festa: “delle stelle innamorate”, deriva dalla leggenda delle divinità Orihime e Hikoboshi, personificazioni delle stelle Vega e Altair.
I due si innamorarono alla follia, tanto da dimenticare i loro doveri e pertanto vennero puniti e separati per sempre dal fiume della Via Lattea. 
Tuttavia, solo per un giorno in estate, alle divinità fu concesso di rincontrarsi. Si pensa che proprio l’unione ben augurante delle due divinità possa aiutare a realizzare i desideri… vale la pena provarci!