di Benedetta Palma

Un’assemblea dedicata alla speranza, al senso della vita, all’educazione alla salute, alla prevenzione sanitaria quella che si è tenuta oggi, virtualmente, presso il Liceo Scientifico “Cosimo De Giorgi” di Lecce, promossa dal Lions Club Tito Schipa e con la partecipazione della dott.ssa Tornesello e il dott. Colavero del reparto di Oncoematologia del “Vito Fazzi” di Lecce.
Partendo dalla presentazione del libro di Giulia Romano i ragazzi si sono confrontati con le speranze, le gioie e le piccole delusioni adolescenziali.

Il diario della speranza

Scriverò tutto domani”, libro postumo che raccoglie un diario autobiografico della giovane autrice, scomparsa a 22 anni per un linfoma.
Una lettura agile, emozionante e facilmente leggibile, con i caratteri grandi come i libri che piace leggere ai ragazzi” lo descrive così la professoressa Gigante, docente del Liceo, nella sua riflessione. In 164 pagine si conosce Giulia, la sua forza e la sua voglia di speranza, uno zimbaldone di pensieri di leopardiana memoria. La continua voglia di farcela che contagia i lettori. Un mix di quotidianità, una boccata d’ossigeno in cui parla semplicemente di lei e di quanto era bello vivere.
L’ironia fa da protagonista infatti in questo suo libro si parla poco di quel letto di ospedale e della sua malattia a cui da il nome Cicerone, ma tanto di quelle piccole cose che le hanno fatto bene al cuore come l’assemblea di classe che prende il nome di Satyricon o il compito di matematica che rappresenta perfettamente le 50 sfumature di Rosso.

L’etica delle piccole grandi cose

Giulia, nel suo diario, riesce a dire cose che gli altri, presi della frenesia di tutti i giorni, hanno difficoltà a dire. A soli 22 anni ci regala una visione quasi inedita delle cose. “Parla con il cuore, al cuore.” afferma invece la professoressa Ricciato.

Canna pensante. Non nello spazio devo cercare la mia dignità, ma nell’uso ben regalato del mio pensiero. Non avrei nessuna superiorità se possedessi delle terre: per lo spazio, l’universo mi comprende e m’inghiotte come un punto; con il pensiero lo comprendo.

di Blaise Pascal

Nella frase di Pascal si può rivedere Giulia, entrambi vivono alla luce del presente ed è con loro che si può vedere l’etica delle piccole cose, la fede, in termini laici, e la speranza devono essere punti fermi nella vita di tutti.

La forza di una mamma per sempre

La giovane amante della lettura e della scrittura, come anche della danza, continua a vivere nel cuore della sua mamma, che parlando ai ragazzi lascia trasparire l’emozione e la forza della sua “bambina”. I diari sono presto diventati fonte di ispirazione per la madre, facendosi aiutare da altre persone, che l’hanno incoraggiata in questo progetto, come un puzzle, ha iniziato  a mettere i pezzi tutti insieme: dai semplici bigliettini che trovava sparsi per la sua cameretta a quelli nascosti tra i libri. E poi ancora i suoi disegni, le sue vignette fino ai suoi sogni e le sue passioni. Dopo una serie di coincidenze, come ricorda Stefania Spagnolo (editrice Moon) Giulia rinasceva in un libro. “La guardavo diventare grande con una nota di follia e ironia.” ricorda Daniela Nuzzo, mamma per sempre.

Il dono della fantasia

Gli interventi della dott.ssa Tornesello (Primario UOC Oncoematologia pediatrica, “Fazzi” di Lecce) e del dott. Paolo Colavero (psicologo e psicoterapeuta uoc oncoematologia pediatrica, “Fazzi” di Lecce) hanno, infine, fatto riflettere i giovani liceali su quanto sia importante la competenza, la consapevolezza e la collaborazione in dei momenti delicati come quelli che la giovane Giulia ha vissuto, senza aver paura di superare i propri limiti.
Il dono della fantasia che fa da contenitore a pensieri e problemi, il contenitore della scuola, della famiglia, degli amici, contenitori in grado di raccogliere tutte le emozioni che si provano.

La forza di una giovane

Infonde speranza, parla di vita con un’abilità disarmante” riflette Marta Cucurachi, rappresentante d’istituto del Liceo De Giorgi. “E’ una giovane come noi, mi rivedo nelle sue parole e mi riconosco in tutti quei posti che anche io frequento quotidianamente“.
Sono tante le emozioni che si provano leggendo questo libro, la speranza e il coraggio sono le parole chiave che Giulia regala agli studenti.