Si è riunito a Firenze l’11 e 12 dicembre l’organismo di partecipazione delle ragazze e dei ragazzi per l’attuazione della Child Guarantee dell’Unione Europea in Italia.

Il Dipartimento per le politiche della famiglia, assieme al Ministero del lavoro e delle politiche sociali ed in collaborazione con il Comitato Italiano per l’UNICEF e con il supporto tecnico dell’Istituto per gli Innocenti, in coerenza con la strategia dell’UE sui diritti dei minori alla partecipazione attiva circa i processi decisionali che li riguardano, ha attivato un organismo composto da ragazze e da ragazzi per garantire la loro partecipazione nell’ambito della fase sperimentale del Sistema europeo di Garanzia e del processo di preparazione, attuazione, monitoraggio e valutazione del piano d’azione nazionale.

L’organismo, che opera sulla base dei principi delle Linee Guida per la partecipazione di bambine e bambini e ragazze e ragazzi, elaborate dall’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, è costituito attualmente da 25 ragazze e ragazzi di diversa provenienza geografica e include minori stranieri non accompagnati, ragazzi di seconda generazione, rom sinti e caminanti, care leavers, ragazze e ragazzi con disabilità, volontarie e volontari impegnati a diverso titolo nei programmi UNICEF. Il gruppo, fortemente motivato, formato da giovani di diversa appartenenza sia culturale che sociale, di età compresa tra i 14 ed i 21 anni, si è incontrato per la prima volta sabato 11 e domenica 12 dicembre 2021, presso la sede dell’Istituto degli Innocenti a Firenze.

Francesco Bonatesta, studente della classe 4^B, è stato ammesso a far parte di questo importante organismo, confermando le personali attitudini nel settore della cittadinanza attiva e delle competenze trasversali, ambito particolarmente curato dal Liceo Scientifico De Giorgi di Lecce.

Lo studente leccese ha condiviso un’esperienza di alto valore formativo, sottolineando come i ragazzi e le ragazze hanno lavorato con determinazione, individuando le regole di funzionamento dell’organismo, da loro denominato Youth Advisory Board, e le priorità di azione da condividere in sede di stesura del piano nazionale: dalla qualità dell’istruzione, alla disponibilità di servizi per la salute e l’informazione, al diritto alla casa anche attraverso intervento di rigenerazione urbana, e molti altri. Nel corso della due giorni di lavori, sottolinea Francesco, si è creato un clima di grande collaborazione e vivacità che ha permesso a tutti di esprimente le proprie potenzialità, collaborando con creatività e grande consapevolezza all’esercizio di partecipazione proposto

Il percorso, della durata di due anni, prevede successivi incontri con cadenza mensile, che seguiremo con attenzione, considerate la qualità del progetto e la levatura degli organismi promotori.