Lo specchio cinematografico del nostro presente

Emma De Leo (fotomontaggio di Michela Fanciano)

Don’t look up è un film di Adam McKay acclamato dalla critica che ha riunito le star di Hollywood preferite degli spettatori.

Leonardo DiCaprio, Jennifer Lawrence, Meryl Streep, Ariana Grande e Timothée Chalamet, sono solo esempi degli attori del cast della nuova produzione originale Netflix.

Numerose fra le più recenti uscite trattano un disperato futuro apocalittico.

La fine del mondo è un argomento gettonato dai registi fantascientifici, i quali inquadrano scenografie che vedono come protagonisti uomini impegnati a salvare la terra dai mali provocati dalla società.

Randall Mindy (Leonardo DiCaprio) e Kate Dibiasky (Jennifer Lawrence) sono due astronomi che si accorgono dell’esistenza di un meteorite in rotta di collisione con la Terra. Hanno soltanto sei mesi di tempo per avvertire le autorità e trovare una soluzione.

Nonostante gli infiniti tentativi, vengono ignorati dal governo americano e anche le frequenti apparizioni televisive non aiutano a dare loro credibilità, anzi contribuiscono esclusivamente alla loro pubblica derisione.

Questo film è uno specchio della società attuale che non punta a riflettere sui problemi reali ma ne offre un’esilarante visione esterna.

L’ennesima satira sulla società americana, si rifà a critiche viste e riviste su una società malata.

Gli sceneggiatori vogliono sovvertire il sistema assumendo ricchi attori Hollywoodiani più pagati del momento.

Lo faceva Kubrick negli anni sessanta con Il Dottor Stranamore, stessa identica cosa.

Don’t Look Up è un film ben pensato per il successo, è un esplosivo tragicomico ritmato ma non rispecchia l’approccio didattico dei casi precedenti di Adam McKay, come con La Grande Scommessa e Vice.