Codice progetto: 2020-1-DE03-KA229-077069_5
Titolo progetto: Analyses of ecosystems in Europe according to a comparative approach.
Mobilità internazionale su temi ambientali: conoscenza e protezione dell’ambiente, educazione ecologica.

Dal 3 al 10 Giugno 2023 il liceo De Giorgi di Lecce ha accolto i delegati, studenti e docenti, delle scuole partner di Danimarca, Ihilow (Germania), Freigericht (Germania), Gulpen (Olanda) per le attività presso Le Cesine del Progetto Erasmus+ Analysis of the Ecosystem according to a comparative Approach.

Dopo il benvenuto agli studenti delle scuole partner giunti a Lecce fra il 3 e 4 giugno e dopo l’accoglienza nelle case dei Degiorgini c’è stata la possibilità di trascorrere insieme il tempo del weekend.

Il primo giorno dei lavori, il 5 giugno, dopo il benvenuto a tutti da parte del Dirigente Scolastico prof. Raffaele Capone, c’è stata l’opportunità di seguire un intervento sui temi della tutela della biodiversità del Prof. Alberto Basset, docente di ecologia presso Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali di Unisalento e presidente dell’Euro-Mediterranean Federation of Lagoon Research Networks. La presentazione ha sottolineato l’importanza degli ambienti di transizione nel mantenimento degli ecosistemi nei diversi Stati europei e nel bacino del Mediterraneo. Infatti questi ambienti, già delicati sotto il profilo ecologico, subiscono la pressione delle diverse attività antropiche, che rappresentano un rischio per il loro equilibrio. Il prof. Basset ha anche specificato che il mantenimento di questi habitat ha anche una valenza economica, perché le aree di transizione contribuiscono alla stabilizzazione dei territori e hanno funzione di aree di riproduzione per la fauna ittica.

Il gruppo di lavoro composto da studenti del Liceo De Giorgi ha curato la presentazione della descrizione dell’’area geografica ‘Oasi WWF de “Le Cesine”, dei suoi diversi ambienti, dei diversi habitat e dei principali sentieri da seguire per raggiungere la spiaggia e gli altri siti su cui eseguire le sperimentazioni programmate nelle diverse giornate di lavoro. A causa dell’alta piovosità della stagione, è stato necessario attraversare un tratto di palude per raggiungere la spiaggia.

Nella giornata di martedì 6 giugno presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali (DiSTeBA) di Unisalento hanno assistito a una serie di seminari di preparazione delle attività sperimentali che poi abbiamo svolto sul campo. In particolare, con la prof.ssa Alessandra Genga hanno approfondito le reazioni chimiche che avvengono nel suolo e nelle acque (ossidoriduzione, reazioni tra acidi e basi descritti dalle teorie di Arrhenius e Brønsted & Lowry, applicazioni pratiche nel ciclo dell’acqua). La prof.ssa Lucia Fanini ha illustrato due prove sperimentali: la metodica di studio e campionamento delle plastiche e altri materiali inquinanti presenti sulla spiaggia e lo studio del comportamento degli invertebrati che popolano l’ambiente di spiaggia.

L’ultimo intervento della mattinata è stato tenuto dal dott. Fabio Vignes, responsabile tecnico del BioForIU, laboratorio di ricerca del DiSTeBA, che ha descritto le diverse forme di vita presenti in laguna e ha illustrato la guida dicotomica da utilizzare nei nostri lavori sperimentali di classificazione delle diverse specie. Il dott. Vignes ha anche spiegato come fare a campionare le acque di palude per raccogliere il fitoplancton e lo zooplancton. 

Successivamente l’esperienza si è spostata su un piano più sperimentale e gli studenti hanno visitato tre diversi laboratori: è stato illustrato l’esperimento che avrebbero condotto nei giorni successivi con annesse osservazioni qualitative usando il microscopio; in seguito si sono spostati in un laboratorio di biologia marina, dove hanno potuto conoscere l’attrezzatura specifica per la ricerca degli habitat marini, per poi infine visitare il laboratorio di chimica, dove è stato illustrata la procedura che avrebbero dovuto seguire per l’analisi del suolo. Nel laboratorio di zoologia ha destato particolare interesse il funzionamento di un piccolo robot usato dai ricercatori per lo studio della fauna dei fondali marini. 

Nella sessione pomeridiana, il prof. Luigi Musco ha descritto l’ambiente di vita dei diversi invertebrati che vivono sul fondo della palude, con particolare riferimento alle diverse componenti di questo ecosistema, illustrando il metodo di setacciatura dei sedimenti per rilevare e classificare le diverse specie di invertebrati.

Infine, il dott. Fabio Ippolito, responsabile dell’orto botanico di UniSalento, ha presentato le specie appartenenti ai diversi ambienti della Riserva Naturale (macchia mediterranea, vegetazione dunale, vegetazione delle zone sommerse, ecc.), in modo da poterle conoscere e classificare agevolmente.

Nella giornata di mercoledì 7 giugno gli studenti si sono recati alla riserva naturale Le Cesine per iniziare il vero e proprio lavoro di analisi e sperimentazione.

Hanno attraversato la pineta per raggiungere la spiaggia, dove hanno formato i gruppi di lavoro con studenti di diverse nazionalità e hanno iniziato a lavorare agli esperimenti assegnati. Ogni gruppo ha avuto a disposizione un sacchetto con le attrezzature necessarie per lo specifico esperimento.

L’esperimento “beach flora” è stato condotto delimitando un’area di un metro quadrato nella quale hanno identificato le diverse piante presenti, classificando le diverse specie e contando gli individui appartenenti a ogni specie. Hanno lavorato in gruppo con gli studenti stranieri e hanno avuto la possibilità di conoscere e confrontare i diversi metodi di lavoro adottati all’interno delle diverse scuole nazionali. Hanno raccolto i campioni destinati all’analisi da condurre a scuola e ripetuto la procedura su nove aree distinte.

Il gruppo che si è dedicato all’esperimento “dunes flora” si è occupato della valutazione del cambiamento di composizione in punti diversi nello stesso ambiente, le dune. Hanno notato che tali ambienti, a prima vista inospitali per le piante, sono colonizzate da una serie di specie pioniere, particolarmente adattate a resistere alla salinità e alla carenza di acqua. 

La classificazione è stata facilitata dalla check list fornita dal dott. Fabio Ippolito e dall’impiego di applicazioni digitali specifiche per la botanica sistematica.

Il gruppo che ha svolto l’esperimento “dunes erosion” ha lavorato con l’obiettivo di valutare la variazione del fronte di erosione della duna e la sua distanza dalla battigia, in modo tale da rilevare come il disturbo umano sulla costa sia una fonte di ritiro del fronte dunale, che provoca la distruzione degli habitat. Hanno preso 10 misure dell’altezza delle dune e della loro distanza dalla costa. Nel pomeriggio hanno riportato i dati raccolti nelle tabelle, in modo da trarre le conclusioni su effetto di erosione e azione antropica.

Il gruppo che ha svolto l’esperimento “ethograms” ha avuto come scopo la rilevazione della presenza di diversi organismi viventi ai livelli superficiali della spiaggia. L’esperimento ha previsto le fasi di raccolta del campione di sabbia, estrazione della microfauna presente con l’utilizzo di un aspiratore entomologico, classificazione degli organismi rilevati e loro collocamento in contenitori trasparenti per studiare il comportamento delle diverse specie. Nel pomeriggio, a scuola, hanno osservato al microscopio il comportamento degli animali raccolti e hanno rilevato il loro comportamento, riportando i dati in specifiche tabelle.

Un altro gruppo si è occupato dell’analisi e della classificazione delle piante presenti nelle lagune. La zona lagunare è ricca di piante molto sviluppate in altezza, per questo hanno avuto difficoltà nel raggiungere il posto idoneo all’esperimento. Camminare tra l’acqua e le piante è stata un’ardua impresa. L’acqua scura e relativamente alta sembrava un ostacolo insormontabile, ma poi finalmente il gruppo ha raggiunto la riva opposta della laguna dove ha scelto il primo metro quadrato da campionare, e ha identificato e classificato le diverse specie trovate.

Nonostante l’esperimento richiedesse di cambiare il metro quadrato da analizzare, in modo da trovare nuove specie, le piante erano molto simili lungo tutto il confine della laguna. Finito l’esperimento, il gruppo ha raggiunto la spiaggia, aspettando che gli altri gruppi concludessero le loro ricerche, per poi trascorrere la pausa pranzo in riva al mare. 

L’8 giugno, prima di raggiungere la riserva naturale, hanno visitato l’Orto botanico del Salento. Il percorso è iniziato con una breve introduzione del docente Fabio Ippolito sull’importanza della biodiversità. Lo stesso dott. Ippolito ha guidato gli studenti attraverso le tipologie di habitat presenti nel Salento: praterie aride, macchia mediterranea e formazioni forestali nelle diverse fasi evolutive della vegetazione, collezioni di alberi da frutto appartenenti a varietà tradizionali salentine ed abbiamo visitato un giardino sensoriale progettato per i non vedenti.

Giunti a “Le Cesine”, hanno lavorato divisi in tre macro gruppi in 3 sentieri differenti. 

Un gruppo si è dedicato all’esperimento che ha avuto come oggetto di studio i rifiuti presenti sulla costa, raccogliendo 100 oggetti inquinanti e catalogandoli in base al materiale e alla loro capacità di galleggiamento. 

Nonostante inizialmente il campione sembrasse eccessivo, la raccolta di 100 elementi ha richiesto pochi minuti in una ridotta superficie di spiaggia, e si è potuto anche osservare che la quota raccolta era minima, al confronto della massa di materiale trasportata dalle correnti. 

Il gruppo che ha effettuato lo studio degli uccelli acquatici è stato guidato da un ornitologo del WWF che ha illustrato anche il progetto “alberi parlanti” che attraverso dei sensori sono in grado di comunicare con l’ambiente esterno e ad esempio “percepire” la temperatura dell’ambiente circostante, molto utile in caso di incendi. In seguito hanno ascoltato il canto di alcuni uccelli e classificati tramite un’applicazione su dispositivo mobile. Raggiunto il punto di osservazione, con binocoli e cannocchiali hanno iniziato a svolgere il loro esperimento di birdwatching, identificato e analizzato il comportamento degli uccelli per poi rendicontare in un report.

Un altro gruppo ha avuto il compito di raccogliere 5 campioni di acqua lagunare e analizzare i valori del pH e della temperatura. Nonostante le difficoltà dovute all’uso di una strumentazione nuova, hanno portato a termine il compito, anche grazie all’aiuto del professore Ponzetta, e hanno raggiunto gli altri gruppi per fare ritorno a Lecce. Il pomeriggio è stato dedicato all’osservazione al microscopio dei campioni, all’interno dei quali hanno trovato diversi micro organismi, che hanno successivamente classificato. Terminata l’osservazione e raccolti i dati, infine, è stato redatto il report e raggiunto l’obiettivo giornaliero.

Nell’ultimo giorno di rilievo i diversi gruppi hanno replicato gli esperimenti già svolti nei giorni precedenti da altri gruppi, ma in contesti differenti.

Il gruppo che ha svolto l’esperimento riguardante i macro-invertebrati si è dedicato alla raccolta dei campioni di sedimento dal fondo della laguna al fine di osservare la fauna bentonica. Le aspettative su questo esperimento sono state in parte confermate: nonostante il rilevo fosse molto simile a quello svolto da un altro gruppo durante il primo giorno di lavoro, è stato più difficoltoso raggiungere il punto di campionamento. La fase più entusiasmante è stata l’analisi delle specie al microscopio, che ha permesso di mettere alla prova le conoscenze acquisite a scuola riguardo questi organismi, fino ad ora unicamente teoriche.

L’ultima giornata, prima della presentazione dei risultati dei lavori di ciascun gruppo di ricerca internazionale si sono incontrati nella palestra del De Giorgi per un pranzo finale di saluto di compagni, compagne e docenti delle scuole partner del progetto. 

Si ringraziano il Dirigente scolastico e tutti i docenti del Liceo che hanno sostenuto la realizzazione dell’esperienza, il prof. Alessandro Ponzetta e la prof.ssa Rollo Daniela Anna che hanno coordinato le attività, gli studenti in Erasmus, gli studenti ospitanti e i genitori, che con generosità hanno contribuito alla perfetta riuscita dell’accoglienza nel nostro Liceo.

Gli Studenti Erasmus+ AoEiE

Calò Matteo 5H
Iunco Chiara 5C
De Nuzzo Lidia 5C
Renna Maria Caterina 5M
Tarantino Federica 3A
Calabriso Giulio 3M
Persano Giulia 3L
De Angelis Gaia 3D
Ferrara Miriam 3C
Monte Alice 3C
Do Carlotta 3C
Sapia Martina 3B
De Masi Maria 3D
Funaro Giada 3B

La fotogallery