di Lorenzo Gabriele Leopardi

Robert de Niro, Al Pacino, Joe Pesci, Sergio Leone, Marlon Brando e Martin Scorsese. Sono solo alcuni dei nomi che hanno costruito la storia del cinema del XX secolo e oggi sono sconosciuti ai più. 

Ai giorni d’oggi i giovani sono sempre più orientati verso il mondo di quelli che vengono chiamati “cinecomic”: rappresentazioni cinematografiche di fumetti principalmente Marvel e DC e trascurano, per non dire dimenticano, il cinema delle origini, il vero cinema, quello rivoluzionato la prima volta da me e colleghi del calibro di Quentin Tarantino“; queste sono state le dure parole del celeberrimo regista statunitense Martin Scorsese, in un’intervista in cui spiegava che i cinecomic stanno prendendo il sopravvento sulla scena cinematografica mondiale e oscurano i sempre meno diffusi film d’autore.

Ma quindi è veramente così? Veramente stanno scomparendo i thriller, gli horror e i western?

Non proprio. È innegabile che il nuovo genere diventa sempre più popolare e la cultura cineasta va sempre restringendosi, ma è anche vero che i comic portano molta audience e avvicinano molta gente al mondo del cinema abbassando anche l’età media di utenti, i quali un giorno, chissà, potrebbero trovare nella settima arte un futuro, ma soprattutto una passione. Ci duole quindi contraddire il caro pluripremiato regista ma, per quanto spesso poco tecnici e a volte piatti i “cartoni fatti film” possano essere, rappresentino un tassello fondamentale nell’evoluzione di questo incredibile ed emozionante mezzo di comunicazione.