di Christian De Luca

Quando pensi alla parola “guerra”, sicuramente viene in mente una scena piena di confusione, persone che si uccidono a vicenda per non si sa quale motivo, sofferenza, rabbia, e soprattutto morte. Oggi vediamo guerre che in pochi giorni contano dieci mila morti.

Se poi ti viene raccontato di una guerra molto lunga, durata anche tanti anni, perfino diversi secoli, si ha la sensazione si stia parlando di un inaudito massacro, quasi una ecatombe.

Se invece vi dicessi che questa, oltre ad essere la più lunga della storia, è stata anche la meno letale?

Proprio così: il conto delle vittime riporta 0 morti in ben 335 anni.

Com’è possibile, vi chiederete?

Ebbene, questa vicenda risale alla metà del 1600, periodo della guerra civile inglese.

I monarchici, fedeli al re Carlo I, combattevano i repubblicani, sotto la guida di Oliver Cromwell. I repubblicani avevano dalla loro parte anche l’Olanda, e nel 1651 stavano avendo la meglio. I monarchici, che disponevano ancora di parte della propria flotta, andarono a stanziarsi nelle Isole Scilly, ultima roccaforte disponibile. Iniziarono ad assaltare alcune imbarcazioni olandesi, depredandole, e a causa di questi frequenti attacchi l’Olanda decise di dichiarare guerra alle isole l’aprile di quell’anno.

Non ci furono mai, però, vere e proprie battaglie tra le due fazioni. Anzi, un mese e mezzo dopo, i monarchici si arresero ai repubblicani. Nel periodo successivo, sia isole Scilly sia l’Olanda si dimenticarono di questa vicenda, e tutto proseguì normalmente.

Secoli dopo, nel 1986 Roy Duncan, storico delle isole Scilly, si ricordò di questa storia, considerata ormai leggenda popolare, e chiese all’Olanda di notificare il conflitto.

Con sorpresa generale scoprirono che questo non solo era davvero esistito, ma ufficialmente non era mai terminato, e quindi si trovavano in uno stato teorico di guerra.

Così, l’anno stesso, venne firmato un trattato di pace tra le due nazioni, ponendo fine ad una “guerra” che durava da 335 anni.