di Riccardo Martina –

L’India è stata, nel corso della storia, la casa e habitat di numerose specie animali, di cui le più famose sono proprio le tigri del Bengala. Ma se vi dicessi che tra la fine del XIX sec. e l’inizio del XX sec. questi teneri micini sono stati gli artefici di molteplici omicidi? E sono pure creativi nel farlo: sfondavano porte, finestre e riuscivano pure ad aprire i tetti delle capanne. 

Ma una tigre fra tutte terrorizzava chiunque, tanto che si guadagnò l’appellativo “Diavolo dell’India”. La minaccia era così grande che il governo inglese (all’epoca l’India era una colonia britannica) offrì una grande ricompensa in denaro a chiunque fosse stato in grado di ucciderla. 

Ed è qui che un cacciatore 31enne di origini inglesi, ma nato in India, si fece avanti per accettare l’incarico e rifiutò il compenso, avendo come scopo solo quello di aiutare la gente dei villaggi. Quell’uomo era Jim Corbett. Ma come poteva un cacciatore come lui abbattere una tigre feroce con ben 436 uccisioni confermate? Semplice, un fucile e un buon piano. 

La bestia in questione aveva il maggior numero di uccisioni confermate nella storia, quindi non era qualcosa da prendere sottogamba. Jim, per cacciare la creatura, usò l’aiuto degli abitanti dei villaggi colpiti dagli attacchi della tigre, ma con scarsi risultati, infatti riuscì solo ad intravederla da lontano e dovette ritirarsi, dato che stava arrivando la notte. 

Il giorno dopo, al nostro leggendario cacciatore venne un’idea per attirare la tigre fuori dalla foresta con la collaborazione degli abitanti, che, seguendo il piano, cominciano a fare rumore. Corbett riuscì per un pelo ad uscire dai boschi prima della belva e appena la vide sparò il suo primo colpo, colpendo la zampa posteriore. Poi sparò di nuovo, ma mancó il bersaglio. Il diavolo si stava allontanando e Jim cominciò a ad inseguirla, quando se la ritrovó davanti e sparò il suo ultimo colpo, uccidendo la bestia.

Ispezionando il corpo dell’animale si scoprì la motivazione per cui si fosse cibata di umani per 7 anni: la mandibola e mascella della tigre erano rotte a causa di un colpo sparato da un cacciatore che provó ad ucciderla per sport, risultando in una ferita permanente che la costrinse a mangiare le persone per sopravvivere. Ma dopo tutto questo tempo, finalmente il distretto di Koumal e tutta l’India poté avere pace e serenità. Per questo atto eroico Jim Corbett venne ricordato dalle generazioni future come uno dei cacciatori più abili della storia e gli fu dedicato un parco nazionale: il parco nazionale “Jim Corbett”.