di Miriam Caricato –

Palazzo Chigi è l’attuale sede del Governo della Repubblica e della Presidenza del Consiglio dei Ministri; un edificio storico nel centro di Roma, tra piazza Colonna e via del Corso.

Tutti lo sentiamo nominare in TV, al telegiornale, dai nostri conoscenti, insomma questo nome è ovunque, ma c’è davvero qualcuno che sa perché questo palazzo si chiama così?

Palazzo Chigi viene costruito nel 1578 dall’unione di alcune proprietà degli Aldobrandini, in piazza Colonna; prenderà questo nome quando nel 1659 l’omonima famiglia di banchieri, divenuti poi nobili titolati e principi, lo acquista come residenza per il principe Agostino I Chigi di Farnese.

Nei secoli successivi, il palazzo è stato residenza di numerosi nobili e personaggi di rilievo, per diventare sede, nell’Ottocento, delle ambasciate belga, del Regno di Sardegna e dell’impero austro-ungarico.

Solo nel 1916 è stato acquistato dallo Stato italiano, adoperato prima come sede del Ministero delle colonie e poi del Ministero degli esteri. Nel 1961 è divenuto ufficialmente sede del governo. 

La struttura del palazzo non ha subito modifiche ed è la stessa del Cinquecento, caratterizzata da una forma rettangolare. La celebre facciata che tutti conosciamo, in realtà non è quella dell’ingresso principale, che invece è su via del Corso. Dal cortile d’onore, posto internamente all’edificio e arricchito da una fontana di travertino con lo stemma della famiglia Chigi, si accede alle sale del primo piano, detto nobile, tramite uno scalone risalente al Seicento. Qui si trovano tutte le sale più importanti e prestigiose, come lo studio del Presidente del Consiglio e la Sala di riunione del Consiglio dei Ministri.

Un’anticamera affrescata precede lo studio del Presidente. Si tratta di un ambiente sobrio, arredato con mobili semplici e decorato con fregi del 1600. Un piccolo affresco e una statua di Sant’Agnese del Domenichino completano la composizione.

La sala del Consiglio dei Ministri, che si affaccia su via del Corso con un balcone centrale, ha le pareti adornate da quattro arazzi fiamminghi e su un lato sorge un caminetto in marmo bianco. La camera è quasi totalmente occupata da un coro ligneo cinquecentesco, originariamente posto nella ormai distrutta cappella privata dei Chigi. L’ampia  decorazione del soffitto è composta da travi e fregi in legno.

Un palazzo ricco di storia, arte e tracce di vita di innumerevoli personaggi.