Titolo: Il ritratto di Dorian GrayAutore: Oscar WildeEditore: MondadoriCollana: Oscar classiciN.

pagine: 288Genere: romanzo goticoLa narrazioneLa vicenda viene raccontata da un narratore esterno; le descrizioni di luoghi e personaggi sono dettagliate, il linguaggio è curato e raffinato, tecnico quando parla degli hobby di Dorian. L’intenzione di Wilde è quella di portare avanti una dura critica nei confronti della società londinese del XIX secolo, legata a costumi e tradizioni antiche. Pertanto il romanzo può essere considerato un documento storico, poiché descrive in maniera puntigliosa gli agi, i costumi, le tradizioni, i pregiudizi e i vizi del popolo londinese in età vittoriana. Affascinato e suggestionato da Lord Henry Wotton, il giovane perde la sua spontaneità e comincia ad essere ossessionato dalla bellezza che, a questo punto, teme di perdere; è talmente incuriosito e spaventato dalla vecchiaia che Dorian arriva a stipulare una sorta di “patto col demonio”, grazie al quale rimarrà eternamente giovane e bello, mentre il quadro mostrerà i segni della decadenza fisica e della corruzione morale del personaggio. Questo porta il giovane alla perdizione della propria anima. Nel corso della storia commette atti inauditi che coinvolgono le vite delle persone che lo circondano come Sibil Vane e il caro amico Basil, autore del ritratto, che con la sua amicizia, il suo affetto e il suo buon cuore, cerca di aiutare Dorian a tornare sulla retta via. Purtroppo però, preso dalla rabbia, Dorian uccide l’amico in seguito ad un suo rimprovero. Un giorno, il giovane si reca in soffitta per vedere il quadro e, in un impeto di disperazione, lo squarcia con una pugnalata. Il patto viene così spezzato e, mentre la tela torna a raffigurare la del ragazzo, a terra giace un Dorian avvizzito. I luoghi. La storia è ambientata a Londra in epoca vittoriana. Il protagonista viene spesso descritto in spazi chiusi come la propria casa, la casa degli amici, Basil ed Henry, in teatro mentre assiste alla rappresentazione della donna amata e nella soffitta dove viene rinchiuso il quadro affinché nessuno possa vederlo. Lo stesso luogo in cui Basil e la sua creazione cesseranno di esistere per sempre. Tutti i luoghi, dettagliatamente descritti, sono reali e indispensabili allo svolgimento della narrazione. I personaggi. Dorian Gray è un esteta, ovvero è il rappresentante di un movimento nato nella seconda metà dell’Ottocento che perseguiva l’ideale del bello come valore unico e assoluto. Egli risulta essere un uomo eccentrico, affascinante, provvisto di una straordinaria bellezza e raffinatezza nei modi e nel vestire. Colui che non segue la moda, ma la crea. Un uomo che disprezza profondamente la società borghese e che preferisce una vita di vizi e piaceri. Lord Henry Wotton, suo amico ed in qualche modo il diavolo tentatore, ha una personalità affascinante e la risposta sempre pronta. È lui che, attraverso la sua influenza e le sue parole ciniche e spesso provocatorie, rende Dorian una persona spietata e sempre desiderosa di provare nuovi piaceri. È lui che lo rende conscio di ciò che potrebbe fare tramite il suo aspetto rassicurante ed innocente nel breve arco della sua giovinezza. Basil Hallward, pittore e autore del ritratto e suo amico. Egli ammira molto Dorian, finché non scopre il patto stretto dal giovane che, alla fine, lo uccide ritenendolo l’unico colpevole dei suoi mali. Sybil Vane, una giovane ragazza che infatua Dorian grazie al suo talento per la recitazione. Un’attrice di teatro che, dopo essersi innamorata del ragazzo ed essere stata sedotta e poi ripudiata, si suicida. Consiglio vivamente la lettura di questo romanzo poiché è un libro che ci permette di riflettere su quanto ora, come al tempo di Oscar Wilde, le persone siano più interessate ai vizi e alle frivolezze che a vivere appieno la vita.