di Simone Elia

Anche Lecce, dopo Bari e Foggia, avrà la sua facoltà di medicina e chirurgia. Ad annunciarlo è stato il governatore della Puglia Michele Emiliano, il sindaco di Lecce Salvemini e il rettore dell’Università del Salento Pollice.

Finalmente, dopo anni di gestazione, anche la nostra università si doterà di un corso di laurea magistrale in medicina e chirurgia con una forte connotazione bio-ingegneristica. Seconda in Italia dopo la Humanitas University di Rozzano (MI), la nuova facoltà med-tec aprirà alla possibilità ai frequentanti, con qualche esame in più, di ottenere, alla fine del percorso formativo, un diploma in ingegneria bio-medica oltre quello in medicina e chirurgia. Si sfrutterà, a questo proposito, la collaborazione, sia con gli altri due poli-sanitari pugliesi (Bari e Foggia), sia con i centri di taratura internazionale del nostro ateneo come il laboratorio nazionale di nanotecnologie.

Manca solo il nulla osta dell’agenzia nazionale di valutazione delle università e della ricerca. Sul piatto 80 milioni di euro fino al 2040.

Questo è solo l’inizio di un percorso complesso che prevede sia un ampliamento delle strutture e delle risorse umane già presenti nell’ateneo, sia una nuova integrazione con il nosocomio cittadino che dovrà disporsi per rendere le sue strutture adatte ad ospitare e a educare adeguatamente i neofiti della medicina.

La scelta di fondare una facoltà così innovativa (l’unica pubblica di questo tipo in Italia) è stata dettata soprattutto dalla necessità di scongiurare l’imponente esodo dei giovani salentini, con costi sia umani che economici alla nostra regione, verso realtà più attrattive, senza creare doppioni di realtà tradizionalmente più provate della nostra.