di Giovanni De Mariani e Gioele Benvenuto

Un Lecce guerriero riesce a sbancare l’Oreste Granillo, battendo 1-0 la Reggina, fin troppo sprecona. Vittoria tanto sofferta quanto necessaria, arrivata dopo 2 pareggi di fila contro Cittadella e Monza che non hanno permesso ai salentini di restare attaccati alle posizioni più alte della classifica. In questa partita si è confermata una tendenza che va avanti da inizio stagione: i giallorossi sono cinici e concreti con le squadre di medio-bassa classifica e poco decisivi nei big match. Questa vittoria serve a dare un nuovo slancio ed entusiasmo, ciò che serve ad un gruppo che deve trovare quella continuità che è fino ad ora mancata.

Primo tempo molto equilibrato con le due squadre che cercano di imporre il proprio gioco senza risparmiare nulla. Ma è il Lecce a passare in vantaggio al 28′ con una grande giocata di Stepinski che ritrova il goal dopo quasi 2 mesi a secco: palla in mezzo di Adjapong e il polacco con il tacco spedisce la palla in porta anche grazie alla deviazione di Del Prato che mette fuori gioco Andrade.

Nel secondo tempo la Reggina prova a gestire fin da subito la partita, al 52’ cross dalla destra e intervento di Lucioni con la spalla, ma l’arbitro non è dello stesso avviso e assegna il calcio di rigore per fallo di mano. Al dischetto si presenta Menez ma il suo tiro viene intuito e parato da Gabriel. Al 66’ bomber Coda, già ammonito, rimedia un secondo cartellino giallo lasciando i suoi compagni in dieci. I minuti seguenti saranno un assolo dei padroni di casa che tenteranno in tutti i modi di mettere in difficoltà la difesa giallorossa per trovare il disperato pareggio, approfittando dell’uomo in più. I salentini però si chiudono riuscendo a evitare il peggio e portandosi a casa il bottino pieno, vincendo  su un campo difficilissimo. 

Sono punti pesanti contro una squadra molto ostica che proiettano il Lecce al sesto posto in classifica, in attesa dello scontro diretto di domenica prossima contro la capolista Empoli.