di Benedetta Palma

Noi oggi facciamo memoria. La memoria è un’azione di responsabilità al presente

Marzia Luppia

Sono queste le parole con cui oggi, Giorno della Memoria in ricordo delle vittime della Shoah, Marzia Luppia (direttrice della fondazione Ex Campo Fossoli, campo di concentramento italiano) si rivolge a circa 60.000 studenti ricordando il valore della memoria.

Un percorso virtuale in diversi campi di concentramento, partendo da Fossoli (Carpi) e arrivando a Monaco di Baviera, Berlino e Praga dove si sono consumate le più grandi tragedie della storia.
Grazie a Sale Scuola Viaggi è stato possibile vedere le baracche ora ormai vuote, ascoltare il silenzio, e sentire l’aria fredda che oltrepassa gli schermi. Un incontro per riflettere.

Mi domandavo cosa avevo fatto: ero solo ebro.

da “Crocevia Fossoli”

La testimonianza preziosa di chi, in quei campi, ha passato una parte della sua vita è preziosa per far riflettere e meditare sulle oscurità del nostro passato.

Anche Primo Levi sulle pareti del campo lascia un suo ricordo che letto oggi alle generazioni del futuro diventa un modo per non far scordare il passato, con speranza di non far accadere più determinati orrori.
Questo è ciò che la memoria dovrebbe fare: insegnare.

Io so cosa vuol dire non tornare.
A traverso il filo spinato
Ho visto il sole scendere e morire;
Ho sentito lacerarmi la carne
Le parole del vecchio poeta:
“Possono i soli cadere e tornare:
A noi, quando la breve luce è spenta,
Una notte infinita è da dormire”.

Tramonto su Fossoli, Primo Levi

L’umanità oggi sembra aver dimenticato ma quello che è successo non si può cancellare. Quelle memorie contraddistinte da simboli, segni e ricordi non devono diventare pallidi ricordi. È dovere di tutti riflettere su quel tempo sospeso.