di Alfredo Celentano

Il fumetto italiano, a differenza di molti altri, vanta di una vasta gamma di eroi: Tex, Dylan Dog, Zagor, Diabolik e molti altri che hanno rivoluzionato tale genere rendendolo quello che è oggi. Non sempre però per una rivoluzione è necessario creare un eroe. A volte basta un semplice ragazzo romano che, raccontando la sua vita, usa (e abusa) l’iperbole per rendere la sua storia più comica e, volendo, per convincere il lettore a farci una riflessione.

Zerocalcare è un noto fumettista in particolare, la sua ultima opera, “Scheletri”. La cosa che si nota subito al primo approccio con l’autore è lo stile, semplice ma dettagliato, a differenza di altri fumetti della già citata tradizione italiana. Anche le trame si riducono molte volte a brevi scorci di vita quotidiana. Il fumetto più recente dell’autore, “Scheletri” per l’appunto. In esso, Zerocalcare che una mattina trova un dito fuori la porta della sua casa, nel cercare di capire da dove esso provenga ricorda il suo passato da universitario. Egli, infatti, invece di frequentare l’università come sapeva sua madre, passava intere giornate nella metropolitana di Roma. Tutto però cambiò quando Zero fece la conoscenza di un writer del posto di nome Arloc. Da questo momento in poi la storia assumerà dei tratti noir sul passato di del writer, sull’amore di quest’ultimo per una ragazza della comitiva di Zero e il suo difficile rapporto coi genitori. In tutto questo scenario, che già di per sè rende la trama avvincente, non sfugge al lettore attento la presenza costante di personaggi come l’Armadillo (che rappresenta la sua coscienza il più delle volte), Noam Chomsky (suo spirito guida) e tanti altri. Nonostante la presenza di dialoghi comici e personaggi inusuali, Zerocalcare usa saggiamente la già citata iperbole per sensibilizzare il lettore tanto alla droga quanto all’ allontanamento dalle scuole.

Insomma, Zerocalcare dimostra in ogni suo fumetto, la passione dietro a ogni riga, ogni suo dialogo e ogni suo lavoro, inserendolo meritatamente nell’ambiente più alto dei fumettisti italiani.