di Giovanni De Mariani

Buona prova per il Lecce che però è costretto ad arrendersi contro una Roma che nel secondo tempo ha inserito tutti i titolari, portando così la partita sui propri binari.

Analisi della partita

Finisce dunque all’Olimpico l’avventura in Coppa Italia dei salentini, che fino a questo momento si erano resi protagonisti di un cammino straordinario. Infatti era da ben 17 anni che il Lecce non approdava agli ottavi di questa competizione, l’ultima volta contro l’Udinese il 13 Gennaio 2005. Questo risultato è la testimonianza di un lavoro che sta andando nel verso giusto, di una squadra che sta crescendo e che nel medio periodo potrebbe puntare a obiettivi più grandi di una promozione. Il lavoro eccezionale di Baroni, che si sta dimostrando un ottimo tecnico in grado di far giocare un calcio propositivo al suo gruppo, Corvino e Trinchera sta iniziando a dare i suoi frutti. Infatti per 45 minuti il Lecce è riuscito a tenere testa a una Roma di gran lunga superiore dal punto di vista della rosa e di metterla più di qualche volta in difficoltà.

Formazione ufficiale

Per questi ottavi di finale di Coppa Italia Baroni decide di fare un leggero turnover. Il Lecce si schiera con il 4-3-3: in porta Bleve, è lui il portiere di coppa; in difesa, da sinistra a destra, Barreca, Dermaku, Calabresi, Gendrey; in mezzo al centrocampo Blin, oggi capitano, e affianco a lui Helgason, inserito per svolgere gli stessi compiti di raccordo di Majer, e Gargiulo, i cui inserimenti in area sono ormai fondamentali per i salentini; il tridente d’attacco è composto da Di Mariano e Listkowski sulle fasce, scelti per la loro capacità di saltare l’uomo, e Olivieri prima punta.

Primo tempo

Primo tempo all’insegna dei calci piazzati, tant’è vero che entrambe le squadre segnano dagli sviluppi di un corner. È ovviamente la Roma a tenere il pallino del gioco, grazie alla propria evidente superiorità tecnica, ma i ragazzi di mister Baroni non si fanno intimorire e affrontano la partita a viso aperto. Un ottimo pressing e una buona sicurezza in fase d’impostazione permettono al Lecce di non subire passivamente il gioco della squadra capitolina e di rendersi più di una volta pericolosi dalle parti di Rui Patricio. Al 15′ passano in vantaggio i salentini: calcio d’angolo battuto da Barreca, con uno schema ben congegnato Calabresi si libera in area e con un colpo di testa micidiale mette la palla sul secondo palo. Dopo l’1-0 il pubblico romanista, non soddisfatto della propria squadra, inizia a rumoreggiare e a contestare i propri giocatori.

Questo clima teso all’Olimpico porta la Roma ad osare di più e a mettere sotto pressione i salentini; così al 41′ riescono a trovare il gol dell’1-1: corner di Oliveira, sponda sul primo palo di Abraham e Kumbulla si inserisce perfettamente alle spalle di Blin, mettendo così facilmente la palla in porta.

Secondo tempo

Nel secondo tempo l’entrata in campo di Mkhitaryan, Zaniolo e Viña cambia la partita e la indirizza verso i giallorossi di Roma. Già al 48′ Zaniolo si fa notare con un tiro che finisce sul palo dopo la respinta miracolosa di Gabriel. Il gol del sorpasso tuttavia arriva poco dopo, al 54′, senza che i ragazzi di Baroni possano opporre resistenza: verticalizzazione di Mkhitaryan, la sfiora Zaniolo che fa passare la palla, questa finisce sui piedi di Abraham che si gira repentinamente e con un destro micidiale spedisce il pallone nell’angolino basso, dove Gabriel non può arrivare. A peggiorare la situazione per il Lecce è la doppia ammonizione, forse un po’ severa, di Gargiulo che lascia i suoi compagni in 10. In queste condizioni è veramente difficile riuscire a creare occasioni pericolose e provare a trovare il gol del pari. Per questo motivo i salentini tentano di limitare i danni e di sfruttare ogni minimo errore degli avversari che però all’81’ trovano la rete del definitivo 3-1: Shomurodov viene servito in profondità da un sontuoso Mkhitaryan, dalla sinistra l’uzbeko supera Gendrey e piazza la palla sul primo palo.

Considerazioni finali

Grande prova dei salentini che hanno provato a costruire delle trame interessanti e a non subire passivamente il possesso della Roma, almeno fino a quando non sono rimasti in dieci. Le 2 ammonizioni ravvicinate di Gargiulo  hanno infatti messo il match in discesa per i capitolini. Tant’è che, dovendo abbassare la difesa per evitare di subire una goleada, il Lecce non è riuscito praticamente mai a ripartire e uscire fuori dalla propria metà campo. Chiuso il capitolo Coppa Italia, occorre pensare subito a domenica con i ragazzi di mister Baroni che dovranno affrontare una temibile Cremonese, in uno scontro che sa di Serie A.