di Amanda Leopizzi –
Uno dei temi che sono stati affrontati dalle diverse delegazioni di studenti provenienti da Germania, Spagna, Olanda e Italia che si sono dati appuntamento a Stoccolma, presso la Södra Latins Gymnasyum, ha riguardato un confronto incrociato sul tema delle discriminazioni ancora oggi subite e combattute nell’Unione Europea.
Partendo dalle leggi svedesi, c’è un corrispettivo nella legislazione italiana o di altri paesi europei relativamente alla discriminazione?
Le leggi anti-discriminazione sono fondamentali in qualsiasi paese per portare avanti valori come giustizia e uguaglianza in una società.
Le leggi svedesi contro la discriminazione.
La Svezia ha adottato una serie di leggi contro la discriminazioni in vari contesti, tra cui la “Discrimination Act”, che vieta le discriminazioni basate su razza, etnia, religione, orientamento sessuale e disabilità, e include disposizioni specifiche per garantire l’uguaglianza. In Svezia esistono, inoltre, degli organi specializzati, come la “Discrimination Ombudsman”, che serve per monitorare le violazioni di questa legge.
Le leggi italiane contro la discriminazione.
In Italia, la stessa Costituzione vieta, con l’articolo 3, qualsiasi tipo di discriminazione basata su razza, religione, sesso e altri fattori. Esistono poi altre leggi che riguardano il divieto di discriminazione basata sulle differenze razziali ed etniche e la discriminazione di genere e orientamento sessuale.
Leggi europee contro la discriminazione
A livello europeo, ci sono diverse direttive contro la discriminazione, tra cui quelle contro la discriminazione razziale ed etnica e quella, nell’ambito lavorativo, basata su religione, disabilità, età e orientamento sessuale.
La Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea sottolinea il diritto all’uguaglianza e vieta la discriminazione in diversi contesti.
La commissione europea monitora, poi, l’attuazione di queste direttive.
Sebbene le leggi svedesi, italiane ed europee sulla discriminazione condividano lo stesso obiettivo, ci sono alcune differenze nell’applicazione pratica. Lo sviluppo delle leggi su scala europea rimane un obiettivo fondamentale per la protezione uniforme contro la discriminazione in tutti i paesi membri dell’UE.