di Claudia Paladini

L’Asi, Agenzia Spaziale Italiana, è un polo di ricerca all’avanguardia fra i migliori al mondo nell’esplorazione spaziale.

L’Agenzia è stata costruita 30 anni fa e si è fatta apprezzare per la capacità  organizzativa e di gestione autonoma di tutto il processo per l’esplorazione spaziale dalla progettazione del satellite, all’immissione in orbita, alla raccolta ed utilizzo dei dati. 

L’ASI collabora con le maggiori agenzie spaziali nel mondo come NASA ed ESA.
Ha inoltre prodotto una strumentazione particolare che ha permesso di svelare molti misteri come l’origine di lampi di Raggi Gamma (provenienti dall’esplosione di Ipernove) attraverso il satellite Beppo Sax, ha ottenuto la prima fotografia dell’universo bambino quando da opaco diventò trasparente grazie al Pallone Boomerang, un satellite che lanciato dall’Antartide, dopo aver completato un orbita ritornó sulla terra esattamente nel punto da cui era stato lanciato…

Un’altra attività dell’ASI è abitare lo spazio: sono sette gli astronauti Italiani che si alternano per operare nella stazione spaziale internazionale;

Infine si occupa di telecomunicazioni e navigazioni e sta operando per ridurre  l’errore del segnale GPS da 20 m a circa 2 cm.

L’architettura della struttura é molto affascinante e in particolare richiama l’ambiente spaziale. È a forma di mezza luna, detta crescent, di colore nero, e gli ambienti interni, (la mensa, la sede amministrativa, l’asilo nido per i dipendenti… ) sono a forma di corpi geometrici. Le luci a forma di segmenti e cerchi richiamano le costellazioni e gli anelli dei pianeti di Saturno, Giove, Urano e Nettuno.

Altri progetti a cui ha partecipato l’ASI sono le sonde verso Marte che consentano di studiare la superficie, il campo magnetico… o la sonda Cassini per lo studio del pianeta Saturno: la sonda è grande 7m x 4m e costò 5 miliardi di euro. Fu lanciata nel 1997 e ritornò nel 2017; ha permesso di avere una panoramica della superficie del pianeta: una pianura di metano congelato, con laghi e aria sempre di metano e ha inoltre registrato il suono del vento alieno di Saturno.

L’ASI ha anche  partecipato al progetto del satellite Bebi Colombo, una missione giapponese con collaborazione italiana. Lanciato nel 2018 direzione Mercurio, si prevede entrerà in orbita nel 2025. I misteri che si propone di svelare sono la particolare forma dell’orbita e la presenza di un campo magnetico nonostante la solidità del suo nucleo.

L’esplorazione spaziale però non prevede solo successi, ma anche fallimenti. Ad esempio la sonda lanciata su Marte, a causa di un problema al computer di bordo, si è distrutta sulla superficie del pianeta; fallimenti che hanno consentito comunque un grande progresso nell’utilizzo di materiali ed oggetti quotidiani.

L’esplorazione dello spazio non ha interessato solo la scienza ma diversi ambiti della cultura come la letteratura e i fumetti che hanno trovato nel mistero dell’universo un’enorme fonte di ispirazione. 

L’ASI con tutti i suoi progetti è dunque uno dei poli più all’avanguardia di tutto il mondo e gli studenti del Liceo De Giorgi hanno avuto l’onore di approfondirne la conoscenza attraverso una visita guidata presso la sua sede.

La giornata secondo Michele Paladini

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