di Valeria Maria Vittore

Il 2021 si prospetta come anno della rinascita economica, sociale, tecnologica e scientifica mondiale. 

La scienza si è messa in gioco come non mai nell’ultimo periodo: si è arrivati in tempi fenomenali ad un vaccino contro il Corona Virus, un innovativo farmaco contro l’Alzheimer potrebbe essere approvato, agenzie internazionali studiano programmi di difesa dall’attacco futuro di meteoriti e si procede verso nuove tecnologie rinnovabili per salvare l’ambiente. Si pretende forse troppo? 

In un mondo rallentato dalla pandemia, di certo la scienza non si è mai fermata.

E’ tutta una questione di perseveranza. Ecco il sostantivo scelto da un tredicenne americano in un concorso per definire la missione umana: “fare cose incredibili nei tempi più difficili”. E proprio Perseverance è il nome che è stato dato al rover partito da Cape Canaveral il 30 luglio 2020 che, in un anno buio, ha alimentato le speranze per il futuro, se pur ancora lontano. Perseverance arriverà su Marte il 18 febbraio 2021 e non si sentirà solo: gli altri compagni Hope (sonda degli Emirati Arabi) e Tianwen (lander cinese) lo seguiranno. 

Come spiega l’amministratore della Nasa: “Siamo sempre stati interessati a Marte perché è la cosa più simile alla Terra che conosciamo. Ci aiuterà a capire qualcosa in più sul nostro Sistema Solare e anche sulla Terra”. Questo 2021 permetterà allora aperture di nuovi orizzonti, che aiuteranno a capire meglio la storia della nostra casa. In fondo chi non è curioso di sapere cosa succedeva miliardi di anni fa ad un insieme di rocce e gas che, con un gioco di probabilità, si è disposto in questo ordine? Siamo soli nell’Universo? Certo che no direte voi, ma la scienza non procede senza fatti.

Uno degli scopi di questo nuovo “Ammartaggio” è proprio la ricerca di colonie batteriche stratificate e di macromolecole, lo studio dell’atmosfera e della meteorologia di un pianeta che, un tempo, poteva presentare una geologia “simile” a quella terrestre. E perché ora il pianeta rosso è così diverso dal nostro? Beh non si può avere una risposta a tutto… o forse sì?

In questa straordinaria esperienza extraterrestre si alternano e si alterneranno scienziati di tutto il mondo e all’appello non manca neppure la componente italiana, che partecipa all’assemblaggio dei materiali e pilota il rover Curiosity attualmente su Marte

E, se ciò non bastasse, il 30 marzo ci sarà il lancio del James Webb Space Telescope, successore del telescopio in orbita Hubble, storico occhio rivoluzionario dell’umanità sul nostro Universo.

Perseverare: ormai la missione umana è chiara e un grido di speranza di minuscoli esseri in un minuscolo pianeta, o meglio, atomo dell’Universo si spingerà questa volta, ben oltre i limiti spaziali.